Castello di Ussel e rodingiti ad epidoto

NOTA : gran parte dei terreni che si trovano a quote inferiori ai 1000m mostano una spessa copertura morenica antica, sono certamente presenti anche rilievi che emergono da tale copertura e si presentano naturalmente arrotondati e incisi. La distribuzione tipologica dei detriti non è però caotica, sono facilmente identificabili delle aree abbastanza uniformi, segno della relativa vicinanza dei punti di distacco. Nella parte alta della fascia considerata le conoidi assumono un aspetto più definito.

Trovo rilassante passeggiare in questi boschi di latifoglie nei pressi di Ussel. Dopo una visita all'antico maniero mi incammino su uno dei sentieri che dal paese si diramano nel verde, provo a cercare i segni delle ricerche mineralogiche in questi luoghi e fatico a ritrovarle. Ci sono altre opere umane in quei luoghi ed altrove il ciclo delle stagioni ha reso uniforme ogni cosa. Le unità di interesse mineralogico sono comunque presenti, liberate dalla serpentina dal lavorio antico del ghiaccio e delle frane si trovano qua e là nell'umus e nei muretti a secco.

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In questo muro di contenimento di fattura recente sonno utilizzati diversi blocchi rodingitici, osservandoli si evince un'ovvia verità : in generale sono davvero poche le rodingiti ben cristallizzate, senza contare l'opera distruttiva sui cristalli generata dall'ambiente morenico.

Non lontano dalla zona che fu un buon punto di ricerca per l'epidoto negli anni '70 sono ancora presenti numerose formazioni rodingitiche intatte di dimensioni medie.